Se si dimostrasse che la Terra è rotonda, tutto il cattolicesimo cadrebbe in errore”.
(Sant’Agostino)
375 d.c – Mentre i primi cristiani veneravano solo Dio (Gesù stesso rifiutò di essere considerato oggetto di Culto) in quet’anno la Chiesa introdusse il culto dei SANTI e degli ANGELI, per compiacere le tendenze pagane del popolo.
431 d.c – Il Concilio di Efeso, sulla base di forti pressioni popolari che “reclamavano” per l’assenza di “divinità femminili” nel Cristianesimo, proclamò MARIA “Madre di Dio”. Tale rassicurante e superstiziosa venerazione colmava il “vuoto” lasciato dalle varie Dee della religione pagana. Maria prese dunque il posto, nella devozione popolare, di Diana, Iside, Artemide, e varie altre dee.
Molte caratteristiche del culto della “madonna” risalgono a divinità femminili precristiane. L’iconografia della Vergine con in braccio il bambino, è ispirata al culto di Iside (ivi comprese le “grotte” come tipico luogo di “apparizioni”). Lo stesso racconto della verginità di Maria e della nascita “miracolosa” di Gesù fu aggiunto ai Vangeli posteriormente, per facilitare la diffusione del Cristianesimo fra i pagani che già erano “abituati” ai racconti riguardanti esseri “semidivini” figli di un dio e di una donna vergine (Eracle, Mithra, Horus, ecc.) …
Quando la Santa Vergine era Iside
La Vergine ISIDE tiene in braccio HORUS. Il padre divino di Horus era Osiride, con cui si confondeva (“Io e mio Padre siamo Uno”), mentre il padre terreno era Seb.
L’angelo Thot annuncia ad Iside che concepirà un figlio verginalmente.
A 12 anni insegna nel tempio e poi scompare fino ai 30 anni. Horus viene poi battezzato sulle rive di un fiume da Anup il battista, il quale in seguito verrà decapitato. Combattè 40 giorni nel deserto contro Set (Satana), ha compiuto numerosi miracoli e camminato sulle acque.. Con Iside ed Osiride, Horus costituiva la trinità egizia.
A Luxor, su edifici risalenti al 1500 A.C. si possono vedere immagini relative all’ Annunciazione e all’ Immacolata Concezione di Iside.
Nei sotterranei di Roma vi è una rappresentazione di Horus allattato dalla madre vergine Iside risalente al II secolo D.C.
593 d.c – Il vescovo di Roma Gregorio Magno “inventa” il PURGATORIO. Questa leggenda permetterà alla Chiesa, per molti secoli, fino a tutt’oggi, di “vendere” suffragi, indulgenze, “promozioni” in paradiso, per inculcare nella mentalità della gente che il potere della chiesa arriva fino… all’aldilà!
610 d.c – Per la prima volta un vescovo di Roma viene chiamato “papa”. L’idea fu dell’imperatore Foca, che prese il potere facendo assassinare il suo predecessore. Per tale atto criminale, il vescovo Ciriaco di Costantinopoli lo scomunicò, ma Foca, per ritorsione, proclamò “papa” (ossia capo di tutti i vescovi) il vescovo di Roma, ossia Gregorio I, il quale, bontà sua, rifiutò un simile titolo, fedele alla tradizione episcopale della chiesa cristiana dell’epoca. Tuttavia, il vescovo di Roma successivo, cioè Bonifacio III, accettò di avvalersi del titolo di “papa”.
Il Cristianesimo antico era nettamente contrario a capi spirituali, l’Autorità era esercitata più o meno democraticamente per mezzo di CONCILI. Ma il messaggio originale di Gesù era ben più radicale: “Ma voi non vi fate chiamare ‘Maestro’; perché uno solo è il vostro Maestro, e voi siete tutti fratelli. Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli. Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il Cristo…” Matteo 23:8-10
788d.c – La chiesa cattolica adotta ufficialmente l’adorazione della croce, delle immagine delle reliquie dei santi. Ovviamente si tratta di pratiche superstiziose, adatte a sottomettere psicologicamente il popolo e a mantenerlo in una suggestionabile ignoranza. I primi cristiani, proprio come gli ebrei, consideravano IDOLATRIA ogni pratica di questo tipo. Poiché il secondo dei famosi DIECI COMANDAMENTI di Mosè proibiva il culto delle immagini, e ciò poteva turbare i sinceri devoti, la chiesa MODIFICO’ addirittura la lista dei dieci comandamenti, CENSURANDO il secondo e dividendo i 2 l’ultimo.
A tutt’oggi, anche nelle Bibbie cattoliche, la lista dei comandamenti è riportata fedelmente, mentre il CATECHISMO cattolico continua ad alterare la lista. Una contraddizione EVIDENTE che non suscita particolare scandalo solo perché la stragrande maggioranza dei cattolici sono pressoché indifferenti nei confronti delle questioni spirituali.
Ma ecco la lista dei DIECI COMANDAMENTI di Mosé come è riportata nel libro dell’ESODO al capitolo 20:
I “VERI” 10 COMANDAMENTI DELLA BIBBIA
Si noti anche la SOSTITUZIONE, operata dalla chiesa, del comandamento “non commettere adulterio” diventato nel Catechismo cattolico “non fornicare” oppure “non commettere atti impuri”.
995 d.c – Giovanni 14° introduce la “canonizzazione dei santi”. Nel Nuovo Testamento il termine “santi” si riferisce a TUTTI I MEMBRI della comunità. Paolo conclude le sue lettere con la tipica espressione “un saluto a tutti i santi”. Si potrebbero fare molti altri esempi. L’idea che essere “santo” sia una condizione pressoché IRRAGGIUNGIBILE per le persone comuni ha una precisa funzione POLITICA in quanto avvalora l’idea di una società GERARCHICA, dove i poveri, i semplici e gli umili possono soltanto sottomettersi ai “potenti” (sia del Cielo che della… Terra!) ed invocare la loro MISERICORDIA piuttosto che reclamare GIUSTIZIA!
1079 d.c – papa Gregorio 7° introduce il CELIBATO DEI PRETI.
Nel Nuovo Testamento si dice l’esatto contrario, ovvero secondo Paolo il “vescovo” DEVE avere famiglia, in quanto:
“…bisogna che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro. Sappia dirigere bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi con ogni dignità, perché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio?” (1a Epistola a Timoteo, cap. 3)
1090 d.c – Viene introdotto il ROSARIO. Ciò costituisce l’ennesimo capovolgimento dell’insegnamento di Gesù, che disse:
“… E nel pregare non usate inutili dicerie come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per la moltitudine delle loro parole…. Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, e serratone l’uscio fai orazione al Padre tuo che è nel segreto…..” (Matteo 6:5-8)
1190 d.c – Inizia la “vendita di indulgenze”. Che il denaro possa far acquisire MERITI SPIRITUALI, oltre ad essere un concetto del tutto OPPOSTO allo spirito del Cristianesimo primitivo, rappresenta una notevole degenerazione MORALE sia per la chiesa che per la gente comune.
Che Dio stesso si lasci “corrompere” dal denaro rappresenterà uno “schema mentale” che avrà delle conseguenza catastrofiche sull’etica dominante dei paesi cattolici.
1215 d.c – Papa Innocenzo 3° proclama il “dogma” della TRANSUSTANZAZIONE. Ovvero, il pane dell’eucarestia (in seguito ostia) cessa di essere un semplice SIMBOLO della COMUNIONE per diventare “vero corpo e vero sangue” di Gesù.
Dopo aver RINNEGATO in mille modi lo SPIRITO dell’insegnamento di Gesù, fondato sull’amore, sull’interiorità e sulla libertà, ora la chiesa riduce il povero Nazareno a una piccola particella farinacea da far mangiare ai fedeli!
Una aberrante cerimonia pagana, un “pasto sacro” sanguinario e cannibalesco!
Anche in questo la chiesa ha sapientemente manipolato la psicologia dei fedeli: se i PRETI hanno il POTERE di TRASFORMARE particelle di pane nel “VERO” corpo (e sangue) di Gesù, evidentemente occorre SOTTOMETTERSI A LORO CON TIMORE!
1215 d.c – Nello stesso anno in cui fu introdotta la “transustanzazione”, Innocenzo 3° rese OBBLIGATORIA la cosiddetta “confessione auricolare” ovvero quella fatta all’orecchio del prete.
I primi cristiani offrivano solo a Dio il loro pentimento, nella loro interiorità.
1229 d.c – La chiesa cattolica, ormai abissalmente lontana dal Cristianesimo delle origini, per prudenza e per evitare contestazioni, decide di mettere LA BIBBIA (ivi compresi i Vangeli) nell’indice dei LIBRI PROIBITI.
Un fedele che avesse “osato” leggere il Vangelo, rischiava dunque la PENA DI MORTE come sospetto ERETICO!
Evidentemente sono provvedimenti che “lasciano il segno” anche nel DNA, perché a tutt’oggi la maggioranza dei cattolici ignora che il contenuto dei Vangeli e della Bibbia è in aperto contrasto con la chiesa cattolica e non sospetta minimamente che esistano punti di vista DIVERSI da quelli che sono stati loro inculcati sin dalla primissima infanzia.
1311 d.c – Il battesimo per aspersione dei fanciulli viene reso legale dal Concilio di Ravenna. I primi cristiani battezzavano solo gli adulti, in quanto il battesimo rappresentava un semplice rito simbolico di rinascita, adatto a sottolineare l'”iniziazione” dei convertiti.
Gesù non invitava le persone a compiere riti religiosi, ma a cambiare vita, a scoprire il Regno di Dio nel proprio cuore, non nelle cerimonie o nelle formalità.
1439 d.c – Il Concilio di Firenze trasforma in “dogma” di fede la leggenda popolare del PURGATORIO. Non c’è assolutamente nulla nelle scritture cristiane che alluda ad un simile “luogo” metafisico. Tale credenza viene incoraggiata dalla chiesa cattolica con il solo scopo di spaventare i fedeli e, al tempo stesso, per renderli più dipendenti dalle interessate indulgenze della Chiesa.
1854 d.c – Papa Pio IX proclama il nuovo dogma della cosiddetta Immacolata Concezione. Prosegue dunque il processo di “divinizzazione” di Maria, perché la chiesa cattolica, abile manipolatrice di menti e di popoli, sa molto bene che più si accentua il ruolo delle divinità “materne” e più la gente regredisce a livello infantile, diventando così ancora più sottomessa all’autorità della Chiesa (che guarda caso, anch’essa si autodefinisce come “santa madre”).
Il concetto di “concezione immacolata” non ha alcun senso rispetto all’insegnamento di Gesù, bensì deriva dalla metafisica greca e dal paganesimo.
1870 d.c – Papa Pio IX impone alla chiesa cattolica un assurdo privilegio che nessun papa precedente aveva osato mai reclamare: quello della INFALLIBILITA’ DEL PAPA. Guarda caso, ciò è accaduto nello stesso anno in cui la Chiesa, con la presa di Roma, ha perso definitivamente il potere temporale. Quasi una “rivincita” dunque, sul piano di una pretesa autorità assoluta in campo spirituale e morale.
Che un uomo possa considerarsi una “autorità religiosa” oltretutto “infallibile” è uno dei massimi STRAVOLGIMENTI dell’antica fede cristiana e dell’insegnamento di Gesù.
1950 d.c – PIO XII proclama che il corpo di Maria sarebbe “volato via”, in cielo (dogma della cosiddetta ASSUNZIONE).
Perché la chiesa cattolica impone come “verità” queste leggende pagane?
Perchè sa benissimo che così facendo, la gente si “abitua” ad obbedire passivamente.
Più sono assurdi i dogmi da credere, più sottomesso e servile sarà l’atteggiamento mentale del fedele. E’ una tecnica ben conosciuta anche dai capi militari, che a volte impongono comandi illogici proprio per “addestrare” ad una cieca obbedienza.
E il Concilio Ecumenico di Nicea?
“La preoccupazione dell’astuto imperatore era che una possibile frattura della cristianità avrebbe potuto portare all’allontanamento e all’indipendenza politica di alcune aree del suo vasto impero, quindi era necessario stabilire un’unica religione di Stato e un unico insieme di regole” (www.cosediscienza.it).
La questione della Pasqua fu risolta a Nicea (oggi Iznik, a 130 Km da Istanbul) nell’A.D. 325, quando Costantino convocò il primo importante concilio cristiano.
A Nicea, anche a causa di un crescente antisemitismo tra i cristiani non ebrei, che manifestavano disagio per l’utilizzazione, che fino ad allora si era fatto, di date che dipendevano dalle decisioni dei sacerdoti ebrei, si stabilì di legare, la resurrezione di Cristo, all’anno solare e al calendario di Cesare, utilizzando l’equinozio di primavera, come riferimento fisso per la determinazione della Pasqua cristiana.
La regola che precisamente si stabilì fu: la Pasqua cadrà la prima domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera.
Fu anche stabilito che, la Pasqua cristiana, non dovesse essere mai celebrata il giorno dell’inizio della Pasqua ebraica. Se qualora dai calcoli fosse emersa la coincidenza, la celebrazione doveva essere spostata alla domenica successiva.” (digilander.libero.it)
Ma non finisce qui. Una delle questioni riguardava proprio la figura di Gesù.Gran parte della disputa riguardava la differenza fra l’essere “nato”, o “creato”, e l’essere “generato” dal Padre.
“Al centro dei contrasti il vescovo Ario, che negava la vera e propria divinità di Cristo, visto come un uomo nato normalmente da una Donna e poi adottato in modo speciale da Dio.
Non era Dio, dunque, ma simile – in greco omoioùsios – al Padre, ma non identico, in greco omooùsios. Quattro anni prima, nel 321, un sinodo locale, convocato dal vescovo Alessandro, aveva scomunicato Ario, che però con i suoi seguaci continuava a dividere le chiese. Altro contrasto c’era sulla data giusta per la celebrazione della Pasqua.
Tutto questo era un pericolo per l’Impero..
Nel Palazzo imperiale la discussione fu forte… Raccontano le cronache che il vescovo Nicola di Mira infervorato prese a schiaffi lo stesso Ario, irremovibile, appoggiato dal solo Eusebio vescovo di Nicomedia e quasi all’unanimità dichiarato eretico, cioè laceratore dell’unità della fede e della Chiesa.
In conclusione il Concilio decise una formula che esprime la sostanza della fede, detta Simbolo Niceno proclamando la piena “consustanzialità” di Cristo, vero Dio, con il Padre e con lo Spirito Santo. Egli non è creato, ma generato dal Padre prima di tutti i secoli, incarnato per opera dello Spirito Santo in Gesù di Nazaret e poi veramente crocifisso, morto e risorto, a smentita delle teorie gnostiche che negavano incarnazione e mortalità, indegne della realtà divina.” (vaticaninsider.lastampa.it)
Per chi desidera approfondire e conoscere i motivi e le decisioni che furono prese al Concilio di Nicea consiglio la base Wikipedia (ebbene si), come punto di partenza.
Catherine
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