Un Giorgio dopo l’altro

Continuano le consultazioni al Quirinale. E Napolitano ha quasi finito i Mon Chéri.

Decolla la candidatura di Enrico Letta. Come tutto ciò che è privo di massa.

Il Pd si prepara al governissimo. Stamattina Bersani ha chiesto alla Bindi quante volte viene.

Silvio Berlusconi dice no a Renzi. Li sto rivalutando entrambi.

Renzi: “Non credo che la mia candidatura sia sul tappeto”. Ha imparato a farla in giardino.

(Fare un governo di larghe intese consultando Berlusconi è come ricostruire L’Aquila consultando il terremoto)

Nichi Vendola: “Valuteremo legge per legge”. E copieremo slogan per slogan.

Seven more years

I SCRUTINIO

Marini non passa. Però trita e sminuzza.

Franco Marini arriva primo ma non vince. Come si fa a dire che non rappresenta il partito?

Lunga telefonata tra Ciriaco De Mita e Marini. Hanno avuto un vivace scambio di consonanti.

Marini dichiara di essere stato piacevolmente sorpreso dalla telefonata di De Mita. Credeva fosse morto.

Perplessità sull’appoggio di Bersani a Marini. Siamo sicuri che un cattolico possa essere eletto con i voti di un suicida?

Molti elettori di sinistra hanno rifiutato Marini: “Se piace a Berlusconi non piace a noi”. Ok, ma a Berlusconi piace la figa, e mo’?

Quindici le schede annullate. C’era scritto “RODOTÀ!!1!”

Abbraccio in aula tra Bersani e Alfano. “Passerà anche questa”.

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II SCRUTINIO

Il Pd non vota per nessuno. Alle prossime elezioni, per ricambiare, nessuno voterà il Pd.

Un parlamentare vota per Rocco Siffredi. Siamo proprio la Repubblica delle banane.

(Rocco Siffredi però ha solo 49 anni. Ma la Boldrini non se l’è sentita di dire che non ha i requisiti)

Un voto per Gianfranco Fini. Che è comunque più di quanto ha preso alle politiche.

Mussolini prende 15 voti. In altri tempi sarebbero bastati.

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III SCRUTINIO

Bersani sembra deciso a fare marcia indietro. Ma dopo averlo preso in culo non è una mossa vincente.

Il Pd si interroga sul prossimo nome da votare. Per fortuna Stramaccioni non ha ancora cinquant’anni.

Per un po’ alla Camera è sembrato circolare il nome della Finocchiaro. Ma era solo Berlusconi che raccontava una barzelletta.

Davanti a Montecitorio sventolano anche bandiere di Rifondazione. È una manovra antiacaro.

Bersani: “La piazza non va inseguita”. Sarà lei a farlo.

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IV SCRUTINIO

Bersani propone Prodi, l’assemblea del Pd applaude. Cercavano di coprire una scorreggia.

Gasparri: “Quella di Prodi è una scelta che divide”.
Cicchitto: “Prodi scelta di rottura”.
Alfano: “Prodi tanta bua”.

Bersani: “Uno su quattro ha tradito”. Neanche lì ha raggiunto il quorum.

D’Alema si difende: “Non c’è la mia regia dietro l’affossamento di Prodi”. Si è limitato alla sceneggiatura.

Alcuni elettori hanno bruciato la tessera del Pd. Di Bersani.

(Anch’io ho stracciato la tessera del Pd. Ora sono iscritto a quattro partiti diversi)

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V SCRUTINIO

Si dimette l’intera segreteria del Pd. Ora chi risponderà al telefono?

Per Bersani la colpa della dissoluzione del Pd è di Twitter. Ma allora serve a qualcosa!

(Per il Pd il colpevole è Twitter. Assolto il torchio di Gutenberg)

In molti nel Pd chiedono a Bersani di restare. È l’attrazione della festa.

Attivisti del M5S circondati da esponenti di CasaPound davanti alla Camera. È che non possono permettersi la scorta.

Beppe Grillo insiste: “Rodotà è il nome che vogliono gli italiani, perché non votarlo?”. Proprio per quello.

Franceschini riceve insulti in una trattoria romana. Si consiglia la prenotazione.

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VI SCRUTINIO

Napolitano ci ripensa e viene rieletto. Ratzinger, nun c’hai le palle.

La scelta dei parlamentari è caduta su Napolitano. L’annuncio richiedeva esperienza pregressa.

(Napolitano non andrà in pensione e non potrà godersi i nipotini. In compenso si godrà la loro pensione)

Napolitano ha ricevuto molte telefonate di congratulazioni. Che sono state subito distrutte.

Enrico Letta: “Oggi è una gran bella giornata”. Pensa che vita di merda.

Napolitano ha quasi novant’anni, ma non li dimostra. Grazie a Clio MakeUp.

Commoventi le prime parole di Napolitano: “Ma alla fine chi hanno eletto?”

Napolitano finirà il mandato a 95 anni. E poi cazzo, tutta vita.

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Celebrazione informale per il giuramento del presidente. Tanto bisognerà rifarlo a breve.

È stata una cerimonia all’insegna del risparmio. Anche le Frecce Tricolori appena possibile mettevano in folle.

Napolitano: “Non prevedevo di prestare nuovamente giuramento”. Credevo vi fidaste.

Napolitano insulta i parlamentari e quelli lo applaudono. Sembrava di essere a un concerto di Marilyn Manson.

(A 88 anni Napolitano ha ancora l’energia dei bambini mangiati da piccolo)

I parlamentari del Movimento 5 Stelle non applaudono al discorso di Napolitano. Quelli un vaffanculo lo sanno riconoscere.

Dopo il discorso, Napolitano rende omaggio al Milite Ignoto: “E pure tu, cazzo, potevi schivarla quella pallottola!”

Il Pd smentisce che Bersani abbia pianto. Non conoscono nessun Bersani.

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Autori: serena gandhi, miguel mosè, montales, gregorio, dan11, milingopapa, giggi, sisivabbe, el_gae, rostokkio, edelman, bean, misterdonnie, marissa, truro, renudo, blackadder, zip, pirata21, mordicchio, pippofilippo, dr. tarr, walterego, konti, venividiwc, bizio, frandiben, sentimientogarcia, lvix, theaubergine, batduccio, virgilio natola, cardif, pungolo e tonutz.

Illustrazione di filipio e stark.

via Spinoza http://www.spinoza.it/2013/04/24/un-giorgio-dopo-laltro/